apocalisse in stazione
ora vi confesso una cosa che faccio sempre quando sto aspettando il treno alla stazione, qualsiasi treno, qualsiasi stazione non importa va bene lo stesso. innanzitutto nella vita io prendo un sacco di treni tutti i giorni: la mattina per andare all'università c'è il besanino che mi porta a Mi alla velocità della luce diviso un milione. però ci sono affezionata uguale per tre motivi il primo: è stato il primo treno che io abbia mai preso nella vita anche se nella direzione sbagliata (magari se volete questa ve la racconto un'altra volta). il secondo: ci sono due bagni e a me scappa sempre e ovunque la pipì. perciò salgo e non ci devo proprio pensare all'eventualità di dovermela trattenere. e terzo motivo: perchè ci ho fatto un sacco di viaggi un poco malinconici. andando e venendo da cose e da persone che porterò sempre nel cuore.
ma a parte questo, dicevo che io prendo un sacco di treni. perchè dopo il besanino mi capita spesso di prendere altri tipi di treni per andare da mille parti. una volta a brescia, una a pavia, una a venezia, una a roma, insomma un po' di parti.
di conseguenza passo un sacco di tempo nelle stazioni. a volte addirittura sono una di quelle che prende il caffè nei bar delle stazioni. cioè io bevo sempre e ovunque il caffè ma il dove lo bevo è importantissimo. quindi uno non s aspetterebbe magari di vedermi bere un caffè in stazione. ma anche questa è un'altra storia sulla mia fissa dei bar.
sta di fatto che io alla stazione ci passo un sacco di tempo: e con 'un sacco di tempo' intendo la somma di tutti i mezzi minuti prima di salire sui treni in cui affannata arrivo al binario. 'un sacco di tempo' mica perchè arrivo in anticipo per un treno. e ti pare. però devo dire che ne ho persi davvero pochi, alla fine in questo sono sempre stata abbastanza fortunata. ma anche la storia dei treni che ho preso e dei treni che ho perso è un'altra storia.
il punto è che quando sono al binario io faccio sempre la stessa cosa che vi sto per confessare. non prendetemi in giro però ora se mi vedete in stazione e nemmeno se mi vedete in giro. so anche essere normale e discreta e a volte anche di compagnia. allora tutto comincia quando il treno viene annunciato all'altoparlante: è li che sta la preparazione. dopodichè aspetto il mio momento preferito in assoluto: vedere sbucare il treno. mi dà un sacco di soddisfazione. perchè mi sento come se attraversasse e sfondasse finalmente la 'membrana' della stazione. e da lì pochi secondi per la fase conclusiva. comincio a guardare dritto davanti a me e a fissare un punto. tutto sta nell'immaginazione: con gli occhi disegno una gigante porta davanti a me, perpendicolare al binario, come se il treno dovesse passarci attraverso. ed è esattamente quello che mi immagino sempre che faccia: aspetto che la locomotiva arrivi e sbattendo contro la porta immaginaria che ho creato, la frantumi in mille pezzi. e che i mille pezzi mi vadano addosso e vadano addosso a tutti quanti mentre il treno continua a sfrecciarci davanti fino a fermarsi. è una soddisfazione incredibile tutte le volte. ovviamente più l'immagine mentale è nitida e particolare più dà soddisfazione. per esempio aggiungendo anche il suono. e immaginandomi le reazioni dei passeggeri sulla banchina. tipo da epica apocalisse. 'scaaaaaappppPPATEEEEEEEE!!!!!!!!' adesso che ci penso potrebbero esserci un sacco di interpretazioni freudiane di questa cosa che faccio mica tanto positive. qualcuno esperto di treni, porte rotte e psicologia?